«PRIMA PAGINA! QUANDO IL CINEMA RACCONTA IL QUARTO POTERE»
2025
2025
Dal 6 al 8 Maggio 2025 presso la sede di Campo Boario dell'Accademia di Belle Arti di Roma
Ciclo di conferenze a cura del prof. Luciano Fabale
Con: Alessandro Bottero, giornalista esperto di fumetti.
Pier Luigi Manieri, scrittore, critico e saggista cinematografico.
Mariamichela Moramarco, esperta di comunicazione.
Vito Tripi, giornalista.
Il cinema ha sempre raccontato storie incredibili di uomini e notizie. C’è il cinema che ci porta all’interno degli ingranaggi delle redazioni (Il Diavolo veste Prada), o che riflette sulle trasformazioni della carta stampata, legata doppio filo con gli inserzionisti (10 in amore). Il cinema costituito da pellicole che raccontano dei reporter (Salvador), quelli che rischiano la vita negli scenari più rischiosi del mondo (Un anno vissuto pericolosamente) e che restituisce la realtà (Tutti gli uomini del presidente). E c’è un cinema italiano che sfiora la narrazione dell’editoria con Amici Miei, e vi entra prepotentemente con Cento Passi e Fortapàsc. E soprattutto alla base di questo rapporto c’è lui, Quarto potere, capolavoro di Orson Welles, riflessione sempre attuale sul potere che deriva dal controllo della stampa. Il ciclo di incontri è una esplorazione di storie avvincenti che ruotano attorno al concetto di verità, che è o potrebbe essere ciò che si trova dentro la notizia. Perché in fondo noi siamo ciò che conosciamo e che percepiamo.
www.abaroma.it
Ciclo di conferenze a cura del prof. Luciano Fabale
Con: Alessandro Bottero, giornalista esperto di fumetti.
Pier Luigi Manieri, scrittore, critico e saggista cinematografico.
Mariamichela Moramarco, esperta di comunicazione.
Vito Tripi, giornalista.
Il cinema ha sempre raccontato storie incredibili di uomini e notizie. C’è il cinema che ci porta all’interno degli ingranaggi delle redazioni (Il Diavolo veste Prada), o che riflette sulle trasformazioni della carta stampata, legata doppio filo con gli inserzionisti (10 in amore). Il cinema costituito da pellicole che raccontano dei reporter (Salvador), quelli che rischiano la vita negli scenari più rischiosi del mondo (Un anno vissuto pericolosamente) e che restituisce la realtà (Tutti gli uomini del presidente). E c’è un cinema italiano che sfiora la narrazione dell’editoria con Amici Miei, e vi entra prepotentemente con Cento Passi e Fortapàsc. E soprattutto alla base di questo rapporto c’è lui, Quarto potere, capolavoro di Orson Welles, riflessione sempre attuale sul potere che deriva dal controllo della stampa. Il ciclo di incontri è una esplorazione di storie avvincenti che ruotano attorno al concetto di verità, che è o potrebbe essere ciò che si trova dentro la notizia. Perché in fondo noi siamo ciò che conosciamo e che percepiamo.
www.abaroma.it